[CH] sabotato campo ogm a pully

da indy ch

la notte del 22 giugno ha avuto luogo un’azione di sabotaggio contro il campo sperimentale ogm a Pully (VD)-
delle bottiglie contenente un cocktail letale per le piante sono state lanciate all’interno del campo.
lo scopo di quest’azione e di danneggiare lo svolgimento di questo esperimento in piena aria.
un atto di resistenza contro l’invasione del transgenico nelle nostre vite e in quelle di tutti gli esseri della terra.
è
impossibile di contenere gli effetti del ogm e lo scopo di queste
ricerche non è certamente il proteggerci contro i loro effetti
negativi. ma di spianare la strada alle multinazionali del transgenico
per imporci i prodotti ogm.
le lobby biotech hanno inventato una
falsa distinzione tra ricerca pubblica e ricerca privata. la prima, per
come si definisce a beneficio dell’umanita, la seconda a solo beneficio
delle aziende private.
la verita e che esiste solo una volonta,
quella di fare profitti su quello che è di tutto il mondo e di
trasformare il pianeta in una sterile monocultura.
i risultati di decenni di agricoltura industriale e di ricerca scentifica sono tragici, per le popolazioni e per la natura.
non
abbiamo bisogno di ricercatori per sapere cosa è eticamente
giustificabile e agiamo ascoltando il nostro cuore, rifiutando le
logiche di profitto a tutti i costi.
ci opponiamo e ci difendiamo, e se necessario infrangiamo la legge.
sappiamo
che il metodo impiegato sembrera controverso ma che possiamo fare
davanti alla violazione dell’intimita di ogni essere vivente, se non
resistere con tutte le forze e con ogni mezzo necessario?

per una terra libera e selvaggia

Carpi, seimila abitazioni invendute

 Sulla gazzetta di carpi di martedì 23 giugno campeggia un’articolo che spiega come il settore vendite immobiliari sia incrisi e, di conseguenza, tanti immobili rimangono vuoti. Probabilmente c’è da chiedersi se non ci siano anche altre cause che scatenano questo fenomeno. Ad esempio, non è che per caso ci siano errori clamorosi di gestione del territorio da parte della classe politica? Se la richiesta è così bassa, perchè il consiglio comunale continua ad approvare modifiche al piano regolatore ed i cantieri spuntano come funghi? Seimila abitazioni invendute equivalgono a seimila immobili perfettamente inutili e inutilizzati, senza contare poi quelli venduti ma non affittati. Un rapporto così alto di case invendute rispetto al numero di abitanti non può essere solo frutto della crisi economica, il motivo vero è che si è costruito (e si continua a costruire) troppo. Eppure, per i prossimi anni, ci sono grandi progetti in campo: dalle due torri in zona industriale, agli alberghi, alle nuove piazze e ancora appartamenti a non finire… Si continua a costruire senza ritegno, cose inutili e che soprattutto uccidono il territorio e i suoi abitanti.

L’altro ragionamento che si può ricavare da questo articolo è che ci sono tantissime case vuote ma i prezzi non calano (degli affitti poi non se ne parla nemmeno) e di famiglie in ristrettezze economiche ce ne sono parecchie. Allora la cosa assume la sfumatura di una presa in giro: c’è chi si permette di costruire altre case vuote che rimarranno tali col supporto della classe politica, e c’è chi una casa non se la può nemmeno permettere. Morale della favola: se non si fa qualcosa per riportare la gestione del territorio a chi lo abita, presto ci troveremo tutti immersi nel cemento.

 

 

diffondiamo allegria e autogestione

 

 

 

Oggi la giornata con il collettivo RicreAzione e i giocolieri è andata molto bene. I palloncini, poi, hanno riscosso un grande successo tra i più piccoli. Ancora una volta abbiamo dimostrato che la voglia di socialità e di vivere gli spazi pubblici in libertà non si possono fermare con decreti legge o con la militarizzazione delle piazze. Basta una nota di colore che stoni con la solita monotonia che le persone se ne accorgono e partecipano. Questa volta la scelta del posto è ricaduta sul parco non a caso: gli spazi verdi, infatti, si riducono ormai a piccole isole in un mare grigio cemento. Il nostro è anche un modo per ribadire che, senza una totale inversione di rotta, questi spazi si ridurranno sempre di più fino a scomparire.

L’ unico modo per riprendere in mano le nostre vite e liberarci dai ghetti in cui le leggi, le istituzioni e la società del commercio ci rinchiudono è creare spazi e momenti di Libertà ovunque sia possibile.