in merito al comunicato di Antonio Russo apparso sui giornali tra il 27 e il 28 novembre.

Da legalitari come quelli della Giovane Italia ci aspetteremmo più attenzione nel lanciare accuse. A rovinare il loro banchetto non siamo certo stati noi, che siamo rimasti fino alla fine del presidio in piazza, dove da 7 anni organizziamo iniziative godibili e comunicative senza mai aver causato un problema di ordine pubblico. Se Russo dicesse la verità, dovrebbe allora prendersela anche con le forze dell’ordine, che hanno presidiato il loro banchetto tutto il pomeriggio e non sono intervenute.  Invece attacca noi e l’Amministrazione che ci ha concesso il permesso: è la dimostrazione di come questa accusa non abbia nessuna base concreta, ma solo scopi politici e di propaganda.
Al contrario di qualcun altro abituato ad usare “mezzucci” e vittimismo per avere visibilità, noi rivendichiamo tutto ciò che facciamo; smentiamo quindi le false accuse di Russo e colleghi. La nostra priorità è quella di comunicare con la città e con le persone presenti in piazza, e sabato 27 ci siamo riusciti appieno, lo dimostrano le decine di cittadini che si sono fermate al presidio. Il populismo e la abietta demagogia della Giovane Italia non ci spaventano e non fermano la nostra voglia di comunicare per le strade della città aprendo nuovi spazi di Libertà.
spazio sociale anarchico Soverte

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