Ecco la versione pronta per la stampa de "La semina delle pallie di argilla".
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la semina delle palline di argilla
Ecco la versione pronta per la stampa de "La semina delle pallie di argilla".
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la semina delle palline di argilla
-Giovedì 30
ore 22 film "I nostri anni"
ore 24
Samba-Reggae
Sà-Colbao
Inarrestabile
perché si nutre di desideri, sogni, idee, progettualità di individui
liberi.
In autogestione abbiamo occupato questo spazio dando una risposta alle
esigenze e alle volontà di centinaia di persone che sono subito accorse
per condividere questo percorso.
Da un lato le istituzioni controllano il territorio con la logica delle
spartizioni politiche, dall’altro la cultura e i luoghi di aggregazione
sono sempre più soggetti a dinamiche di tipo commerciale.
Ma non possiamo pensare che la socialità e la vivibilità di un
territorio si possano esaurire in queste risposte.
Lo hanno dimostrato le centinaia di persone che hanno attraversato in
questi giorni questo spazio liberato legittimando con la loro presenza
questo percorso, infischiandosene se lo spazio fosse di proprietà
pubblica o privata.
In una società realmente liberata il diritto di proprietà non può
scavalcare il rispetto del territorio come bene comune. Ogni luogo
abbandonato, sia pubblico che privato, è uno spazio sottratto alle
possibili progettualità di una comunità.
Lo spazio che abbiamo occupato è inutilizzato da circa 15 anni e non ci
risulta che su quest’area ci sia da parte del proprietario nessun
progetto immediato. Se fosse così questo posto resterebbe abbandonato
per chissà quanto altro tempo ancora, cosa che risulta negativa alle
persone che abitano qui attorno, che si sono invece mostrate solidali e
contente della una nuova vitalità che ha riconquistato lo spazio.
Già tante realtà sociali, culturali e artistiche che non hanno trovato
risposta da parte delle amministrazioni per poter autogestire le
proprie attività, si sono rese disponibili per condividere con noi
questo percorso.
Per questo continuiamo a ribadire che il processo dell’autogestione è
inarrestabile e facciamo quindi appello alle forze sociali di questa
città per l’apertura di un tavolo di confronto con la proprietà. Un
tavolo dove una figura super partes faccia da garante per un dialogo
costruttivo.
Sarebbe un grave errore rispondere sempre con gli sgomberi a
un’esigenza così forte e diffusa.
Gli/le occupanti dell’ex caseificio di San Martino di Mugnano.
Foto dello spazio:
Adesioni al Corteo:
– Libera/Agitati Modena
– Gruppo Anarchico Carpigiano
– Spazio Sociale XM24 Bologna
– PaviainserieA Pavia
– Libreria Anomalia/CDA Roma
– Collettivo Studentesco RiKreazione Modena
– G.L.C.A. l’Erba Casatenovo
– Circolo Malfattori Milano
– Circolo anarchico Pasquale Binazzi La Spezia
– Giampaolo della Monica Siena
– Rete Antifascista Parmigiana
– USI-AIT parma
– Circolo Cieri FAI Parma
– Gruppo donne Diamoci 1 Taglio Modena
– Senza Respiro Brescia
– Movimento Antiautoritario Bresciano
-USI-AIT Liguria
– C.L.A.M. Genova
Mauro Marrone Bergamo
– Individualità anarchiche di Reggio Emilia e provincia
-USI-AIT Modena
– Centro Sociale Occupato Autogestito May Day La Spezia
– Rete contro la precarietà La Spezia
– Circolo Enrico Zambonini Villa Minozzo Reggio Emilia
– Libertari Correggesi Reggio Emilia
– Centro sociale Takuma Avigliana Val di Susa Torino
– Antonietta Catale e Guido Durante Alessandria
– CSA Spartaco Ravenna
– Laboratorio Biopolitico Desire Feltre
– Circolo anarchico Berneri Bologna
– USI-AIT Brescia
– G.S.A Cecco Rivolta Firenze
– F.A.I Reggiana Reggio Emilia
– Lega di cultura di Piadena Cremona
– Assemblea Antifascista Permanente Bologna
– C.S.A. ex Emerson Firenze
– Aula C Autogestita Bologna
– Ass. Culturale Visual Communication Project Bologna
– Peacemaker Imola
– Federazione Anarchica Milanese – FAI Milano
– Gruppo anarchico Germinal Trieste
– USI-AIT
– Coordinadora
– Redazione di A Rivista Anarchica
– Compagni di Ragusa
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DIMOSTRATA L’INESISTENZA DEGLI APOSTOLI,
GESÙ CRISTO E SACRA FAMIGLIA.
LIBRO DENUNCIA DI EMILIO SALSI
Tutto falso, niente di vero, duemila anni di menzogne.
La Storia spazza via la "Dottrina cristiano-cattolica".
Ecco la risposta della Storia al "Gesù di Nazaret" di Joseph Ratzinger.
di Emilio Salsi, autore del libro "Giovanni il Nazireo detto Gesù Cristo e i suoi fratelli"
Gesù, Vergine Maria e Apostoli: la Storia è in grado di rispondere
all’interrogativo, che molti si pongono, se sono esistiti realmente?
L’analisi scientifica, mediante la comparazione delle "divine vicende"
con la storiografia laica, risponde a questa domanda. Storia,
archeologia, numismatica, ricerca critica su testi evangelici e
documenti risalenti a secoli addietro, tuttora conservati nelle
Biblioteche, ci permettono di dimostrare l’inesistenza dei personaggi
sovrannaturali, Gesù, Madonna e Apostoli.San Paolo compreso. Oggi
possiamo provare la falsificazione della "testimonianza" di Tacito
sulla persecuzione dei cristiani da parte di Nerone… come quella di
Giuseppe Flavio sul "Testimonium Flavianum" e "Giacomo, fratello di
Gesù detto Cristo". "Le Nascite" di Gesù narrate nei Vangeli sono
diverse, essendo inventate, e, ad iniziare dalla datazione, la Storia
smentisce chiunque tenti di sanarne i contrasti.
La recensione degli "Atti degli Apostoli", riferita alle vicende dei
personaggi reali riportati, fa decadere tale "documento" a un puerile
libello colmo di menzogne: uno storico serio non può avallare le
"recite" di San Paolo in contrasto con le leggi vigenti nell’Impero
Romano del I secolo, al cospetto di Pontefici e funzionari imperiali,
veramente esistiti, come Tribuni, Procuratori, Re… e Imperatore.
Grazie ai mascheramenti mal riusciti dei personaggi evangelici, la
Storia ci consente di individuare l’identità dei veri protagonisti,
rivoluzionari patrioti yahwisti, celata sotto le vesti dei santi
attori, "Gesù" e "Apostoli", nel corso dell’evoluzione di una dottrina,
inizialmente diversa, durata secoli. Fu la lotta irriducibile contro
Roma condotta da una stirpe di Ebrei, discendente dagli Asmonei e
pretendente al trono dei Giudei usurpato da Erode e i suoi eredi, a
dare origine al "messianismo" del I secolo. in greco "cristianesimo".
Quanto ogni insegnante di Storia deve conoscere prima di trattare
l’argomento "Cristianesimo" e ciò che è bene sapere prima di
inginocchiarsi sotto una statua o davanti un prete.
In copertina del libro icona del "Concilio di Nicea". Il concilio di
Nicea del 325 d.C. fu voluto, come Pontefice Massimo, dall’Imperatore
Costantino per tenere unito l’Impero Romano aggregando le variegate
componenti etniche e religiose in un’unica civiltà, identificata in
un’unica fede e cultura, valore da difendere, e poter far fronte alla
pressione dei barbari che, dai confini, minacciavano la grandezza di
Roma.
Il "Cristianesimo" derivò dalla fusione, in un’unica dottrina, di
concetti teologici provenienti da filosofie diverse, preesistenti, fra
cui i mitologici semidei "Salvatori" pagani e, diversamente dai miti,
fu "incarnato" in un uomo, vero, il "Salvatore" universale, unico . ma
non fu semplice "conciliare" capi di "ecclesiae", ognuno dei quali
dichiarava essere depositario della autentica "Rivelazione" divina,
pertanto, nel IV secolo, si rese necessario indire "Concili" su
"Concili" per stabilire la "sostanza" del nuovo Dio da far adorare agli
uomini.
Emilio Salsi
Il libro denuncia del cristologo Emilio Salsi
"Giovanni il Nazireo detto Gesù Cristo e i suoi fratelli"
è disponibile su: www.vangeliestoria.eu
Riferimenti:
Per interviste, conferenze, convegni e altro tel. 3393188116
"Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza.
Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima
o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente,
ma è l’unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri".
Joseph Pulitzer, Fondatore Premio Pulitzer
Fonte: http://nochiesa.blogspot.com
Diffusione: Axteismo Press l’Agenzia degli Axtei, Atei e Laici
Considerato l’attuale gravissimo stato di censura e di manipolazione delle informazioni
da parte dei media, si invita alla massima pubblicazione e diffusione.
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