corteo di sabato 2 luglio

Il corteo di sabato 2 lo abbiamo chiamato “funerale della libertà di espressione”.

Come spazio sociale anarchico Soverte avevamo chiesto al comune di Carpi di poter fare in piazza Martiri un comizio sull’ autogestione.

Quando il Comune ha tentato di spostarci in piazza Garibaldi in orari diversi da quelli richiesti abbiamo deciso di organizzare un corteo per poter fare i nostri interventi quindi questo è un segnale forte che diamo all’ amministrazione pd; SE CI NEGATE GLI SPAZI NOI NON CI RASSEGNAMO BENSI’ PUNTIAMO PIU’ IN ALTO.

NON RIUSCIRETE A IMPEDIRCI DI INTERAGIRE CON LA CITTA’.

Dopo un mese di occupazione Soverte sta funzionando molto bene, abbiamo messo in sicurezza gli stabili, eliminato sporcizia e degrado dall’area, creato un percorso naturalistico-didattico all’ interno del boschetto, che insieme a tutta l’ area circostante, è minacciato dalla speculazione edilizia CON LA PIENA COMPLICITA’ DELLA GIUNTA CAMPEDELLI.

Adesso il bosco e gli stabili sono di nuovo vivibili e fruibili, l’autogestione dello spazio sta funzionando bene; il Soverte è diventato, come qualcuno ha detto, una “palestra di vita” : centinaia di persone lo hanno attraversato, hanno partecipato alle assemblee e ai lavori, hanno imparato a rapportarsi in maniera non gerarchica, hanno contribuito allo svolgimento delle tante iniziative, e questo ci dà nuova energia per continuare le attività.

NON SARA’ UNO SGOMBERO A FERMARCI, CONTINUEREMO CON GIOIA A PRATICARE L’AUTOGESTIONE E DARE VOCE E SPAZI A CHI NON NE HA.

SOVERTE NON SI SGOMBERA!


Riqualificazione : la nostra proposta

l’occupazione a carpi dell’ex consorzio agrario, oltre ad aver rivitalizzato un edificio perfettamente agibile ed immenso lasciato per decenni al degrado, per molti riserva la sorpresa a due passi dal centro.

Purtroppo da anni la bulimia dei cementificatori (CMB in testa) ha messo gli occhi su quest’area con un mega progetto di riqualificazione.

Riqualificazione:

termine ambiguo nella società della comunicazione, parola subdola in un territorio governato dal cemento, in un comune di fatto sorretto economicamente dagli oneri di urbanizzazione, nella società “dell’espansione o morte”.

Questa premessa vuole far conoscere come nasce il nostro progetto di riqualificazione del boschetto attraverso la creazione di un sentiero naturalistico-didattico.

Riqualificare, secondo noi vuol dire valorizzare l’esistente, rendendolo fruibile, invitando a conoscere quello che la natura ha da offrire. Parlando con i carpigiani si scopre poi che pochi conoscono questo angolo di natura; osservando nei loro occhi lo stupore di fronte ad un vero bosco con i suoi abitanti, si legge il bisogno di un contatto diretto e frequente col selvatico.

Ecco perchè vogliamo ricordare al comune ed ai vari speculatori che riqualificazione è cultura, conoscenza e accessibilità non cemento ne verde sintetico sopra un bosco.

Perciò, affidandoci ai passaggi che il bosco ci concede, sentieri minimi, le “porte” che ci invitano ad entrare, abbiamo creato questo percorso in cui, per valorizzare e far conoscere la biodiversità, abbiamo contrassegnato le diverse essenze arboree con piccoli cartelli che ne “svelano” la varità. Un percorso guidato, non obbligato, attraverso questo polmone verde che, grazie all’occupazione torna fruibile, bene comune della città.

Siamo sicuri che la conoscenza di questo patrimonio stimolerà i carpigiani a difenderlo dagli speculatori in giunta e nei vari C.D.A.

Crediamo che la modalità libertaria, basata su cultura ed esperienza diretta, sia la risposta migliore a chi vuol farci credere che esista solo l’opprimente delega nella gestione del territorio.

Autogestione è assunzione di responsabilità, chi conosce tutela.

NE CEMENTO NE PARCHI ARTIFICIALI

IL BOSCO NON SI TOCCA

https://anarchicicarpi.noblogs.org/percorso-naturalistico-bosco-area-est/

Foto dal presidio di sabato 30 aprile

 

Bella la giornata in presidio di sabato,bolle di sapone,canti e giocolieri hanno colorato un angolo di piazza solitamente grigia.

Ottima la risposta della città con diverse persone coinvolte e interessate al discorso spazi sociali autogestiti.

Buona anche la partecipazione con una trentina di individui.

Ancora una volta abbiamo dimostrato come gioia e autogestione siano sempre più ricercate in una situazione di repressione fisica e sociale.

 

Firenze – Panico e Riottosa resistono, Appello

PANICO E RIOTTOSA RESISTONO – APPELLO A RAGGIUNGERE I PRESIDI SOLIDALI

Ieri sera (13 luglio) intorno alle 23 gli sbirri hanno abbandonato il Panico e la Riottosa, i compagni sono scesi dai tetti e i solidali presenti all’esterno sono rientrati nei posti per presidiarli e difenderli.

La situazione è questa: entrambi i posti sono senza corrente, il
primo piano della Riottosa è stato letteralmente devastato dagli
sbirri; al Panico sono state distrutte porte e barricate e stamattina
alcuni operai, accompagnati dai metronotte, hanno avviato la
costruzione di un cantiere dietro l’edificio, torneranno questo
pomeriggio.

Per questi motivi sia al Panico che alla Riottosa ci sono ancora
presidi di solidarietà in difesa dei posti, VOGLIAMO FARE UN APPELLO
URGENTE A RAGGIUNGERE QUESTI PRESIDI perchè la situazione è ancora a
rischio.

ALLONTANIAMO LE MERDE (IN DIVISA E NON), DIFENDIAMO LE OCCUPAZIONI

VILLA PANICO è NEL PARCO DI SAN SALVI, ENTRATA DA VIA SAN SALVI 12 O DA VIA DEL MEZZETTA.

LA RIOTTOSA è AL GALLUZZO, DOPO IL PONTE BAILEY, PER ENTRARE SCAVALCA IL GUARD RAIL SOTTO LA CERTOSA.