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Domenica 26 Cineforum
programma SOVERTE 20-26 giugno
comunicato dallo spazio sociale anarchico “SOVERTE”
Riqualificazione : la nostra proposta
l’occupazione a carpi dell’ex consorzio agrario, oltre ad aver rivitalizzato un edificio perfettamente agibile ed immenso lasciato per decenni al degrado, per molti riserva la sorpresa a due passi dal centro.
Purtroppo da anni la bulimia dei cementificatori (CMB in testa) ha messo gli occhi su quest’area con un mega progetto di riqualificazione.
Riqualificazione:
termine ambiguo nella società della comunicazione, parola subdola in un territorio governato dal cemento, in un comune di fatto sorretto economicamente dagli oneri di urbanizzazione, nella società “dell’espansione o morte”.
Questa premessa vuole far conoscere come nasce il nostro progetto di riqualificazione del boschetto attraverso la creazione di un sentiero naturalistico-didattico.
Riqualificare, secondo noi vuol dire valorizzare l’esistente, rendendolo fruibile, invitando a conoscere quello che la natura ha da offrire. Parlando con i carpigiani si scopre poi che pochi conoscono questo angolo di natura; osservando nei loro occhi lo stupore di fronte ad un vero bosco con i suoi abitanti, si legge il bisogno di un contatto diretto e frequente col selvatico.
Ecco perchè vogliamo ricordare al comune ed ai vari speculatori che riqualificazione è cultura, conoscenza e accessibilità non cemento ne verde sintetico sopra un bosco.
Perciò, affidandoci ai passaggi che il bosco ci concede, sentieri minimi, le “porte” che ci invitano ad entrare, abbiamo creato questo percorso in cui, per valorizzare e far conoscere la biodiversità, abbiamo contrassegnato le diverse essenze arboree con piccoli cartelli che ne “svelano” la varità. Un percorso guidato, non obbligato, attraverso questo polmone verde che, grazie all’occupazione torna fruibile, bene comune della città.
Siamo sicuri che la conoscenza di questo patrimonio stimolerà i carpigiani a difenderlo dagli speculatori in giunta e nei vari C.D.A.
Crediamo che la modalità libertaria, basata su cultura ed esperienza diretta, sia la risposta migliore a chi vuol farci credere che esista solo l’opprimente delega nella gestione del territorio.
Autogestione è assunzione di responsabilità, chi conosce tutela.
NE CEMENTO NE PARCHI ARTIFICIALI
IL BOSCO NON SI TOCCA