Nel pomeriggio di Mercoledì 24 marzo,
una pattuglia di carabinieri entra nello Spazio Culturale
Libertario”29 Luglio” di via Rocca 22 a Carpi.
In quel momento erano presenti tre
ragazzi, i carabinieri fanno il loro ingresso senza esibire un
mandato e, alla richiesta di spiegazioni, rispondono con uno spintone
e minacciando di denunce.
Questo è stato il modo di presentarsi
dei militari i quali, alla richiesta di esibire un decreto
dell’autorità giudiziaria, hanno risposto con arroganza “a noi non
serve nessun mandato, entriamo dove vogliamo e quando ci pare”.
Dopo aver eseguito una breve
perlustrazione, i carabinieri hanno preso i documenti agli astanti,
continuando sull’onda delle minacce, se ne sono andati.
Lo Spazio Culturale Libertario “29
Luglio”, affittato nell’ottobre scorso, propone e organizza varie
attività culturali, vedendo la partecipazione di decine di persone
di ogni età.
Riteniamo che l’atteggiamento
arbitrario e arrogante,nonchè illegittimo, delle forze dell’ordine
la dica lunga sul concetto di “legalità”che rappresentano e
difendono, ma anche sul modo che ha il potere “democratico” di
porsi nei confronti della libera espressione e della cultura
indipendente.
Azioni simili sono da condannare, in
quanto minano la libertà individuale di ciascuno e quella di
associazione.
Non solo il confine della legittimità
ma anche quello arbitrario della legalità sono stati, per l’ennesima
volta, attraversati senza scuse proprio da chi, in via del tutto
teorica, agisce per proteggerli.
Complici e solidali con ogni spazio di
Libertà.
Gruppo anarchico carpigiano