Concentramento ore 15 a Monza (luogo da definirsi)
Lo sgombero di mercoledì 1 non ferma il nostro percorso.
Per
questo motivo rilanciamo da subito una mobilitazione per sabato 11, per
riportare nel cuore della città le istanze che ci hanno portato ad
occupare l’ex cinema Apollo.
FOA BOCCACCIO 003 – Monza
per adesioni boccaccio@autistici.org
I FATTI DEL 1 LUGLIO 2009
Il
1 luglio a Monza si è creato un precedente importante nel rapporto tra
il collettivo della FOA BOCCACCIO, la Questura e le forze politiche.
Mentre mai prima d’ora si erano verificati problemi di ordine pubblico
durante le iniziative della FOA BOCCACCIO, l’intervento maldestro e
violento della Questura di Milano ha creato un clima cittadino di
tensione. A farne le spese è stato soprattutto un ragazzo della FOA
BOCCACCIO, finito in ospedale con codice di urgenza giallo (assegnato
ai pazienti in potenziale pericolo di vita) in seguito a una
manganellata sulla testa e un altro ragazzo che ha riportato una
frattura ad un dito della mano.
i fatti
Prima di esporre valutazioni sui fatti del 1 luglio 2009, è necessario ripercorrere con lucidità gli accadimenti.
Lo sgombero dell’ex Cinema Apollo, occupato da pochi giorni dal
collettivo della FOA BOCCACCIO, è iniziato alle ore 6:00 del mattino.
Una settantina di attivisti (tra cui anche alcune realtà milanesi e
metropolitane che da tempo lavorano con il Boccaccio) ha fronteggiato
con determinazione l’intervento coatto delle forze dell’ordine, ponendo
in campo una resistenza passiva assolutamente pacifica: senza
travisamenti, oggetti di offesa né di difesa. Gli attivisti sono stati
accerchiati, chiusi in un angolo di fronte all’ex cinema, e schiacciati
dagli scudi di polizia e carabinieri, mentre altri agenti hanno
provveduto all’ingresso nello stabile. Subito dopo, un piccolo corteo
si è diretto verso il Comune di Monza, per chiedere udienza alle forze
politiche. Durante il percorso che ha attraversato i punti nevralgici
del traffico cittadino, ci sono stati diversi momenti di tensione con
la Polizia di Stato che ha accompagnato il corteo. In diverse occasioni
alcuni agenti hanno perso il controllo della situazione di fronte a
questo corteo spontaneo non autorizzato, facendosi largo a manganellate
per tentare di prendere la testa dello spezzone con l’intento di
impedire lo svolgimento della dimostrazione.
Una
volta arrivati di fronte al Comune di Monza, verso le ore 9.00, si è
verificata la situazione di maggior tensione. Mentre l’ingresso
principale del Comune, verso il quale si dirigeva il corteo, era chiuso
da un cordone di agenti, la squadra di poliziotti che ha seguito il
corteo ha cercato un varco tra i manifestanti per raggiungere per prima
l’ingresso (già presidiato), creando una situazione di confusione nella
quale un compagno della FOA BOCCACCIO è rimasto ferito alla testa in
maniera grave. Questo ennesimo intervento violento della Polizia ha
impedito definitivamente qualsiasi potenziale mediazione politica,
facendo diventare la piazza un terreno di scontro fisico e impedendo la
dimostrazione pacifica delle istanze poste dagli attivisti.
Le vicende di mercoledì 1 luglio dimostrano come la Questura agisca non
come organo tecnico, ma eseguendo una chiara volontà di tipo politico,
volta a impedire qualsiasi mediazione dei conflitti ma
lavorando per estremizzarli. In primo luogo è chiaramente politica la
decisione stessa di intervenire con la forza su un’occupazione appena
avvenuta nell’area dell’ex Cinema Apollo, non solo inutilizzata ma
priva di progetti di sviluppo, mentre il clima politico interlocutorio
dei giorni precedenti aveva spinto il Sindaco di Monza a parlare
pubblicamente di un incontro con il collettivo della FOA BOCCACCIO per
ragionare sulle istanze che sono state poste dal gruppo attraverso il
suo lavoro sul territorio. Mentre la scelta di concedere qualche giorno
in più di tempo avrebbe dato la possibilità che i frutti della
mediazione politica maturassero, al fine di risolvere il conflitto
senza tensioni né scontri, la Questura di Milano è intervenuta
unilateralmente decidendo di sgomberare senza preavviso l’esperienza
dell’ex Cinema Apollo.
In secondo luogo le immagini mostrano chiaramente come la gestione
della piazza da parte della Questura di Milano sia stata di una
violenza spropositata rispetto alla resistenza pacifica che gli
attivisti stavano mettendo in atto. Mentre gli attivisti si sono
presentati a volto scoperto, privi sia di oggetti d’offesa che si
strumenti di difesa, gli agenti non hanno esitato a estrarre e
utilizzare i manganelli, finendo con il ferire gravemente un ragazzo
del collettivo della FOA BOCCACCIO.
Anche questo atteggiamento di dimostra l’intenzione della Questura di
impedire qualsiasi sorta di mediazione politica, radicalizzando
conflitti altrimenti risolvibili con un atteggiamento maggiormente
interlocutorio.
I PROGETTI PER IL FUTURO
Queste intimidazioni non fermeranno il lavoro della FOA BOCCACCIO sul
territorio di Monza e Brianza, che ribadisce la volontà di lavorare nel
quartiere in cui si trova l’ex Cinema Apollo. Un quartiere che ha
accolto con inaspettato interesse la proposta del BOCCACCIO di
restituire alla vecchia destinazione d’uso l’ennesimo spazio
abbandonato, in balia di operazioni di speculazione edilizia dannose
per il vicinato.
Mentre l’immobiliare proprietaria dello stabile sponsorizza la vendita
dell’area vantando la possibilità di edificare le volumetrie
sotterranee del cinema in verticale, costruendo l’ennesimo palazzo di
fronte alle mura del parco, il quartiere chiede cultura, spazi di
aggregazione, migliori servizi sociali. Nei pochi giorni di permanenza
sull’area sono stati presi i contatti con i comitati di quartiere che
hanno aperto una vertenza contro questo tentativo di speculazione
edilizia; si sono aperte relazioni con le vicine scuole per organizzare
laboratori e proiezioni dedicate ai ragazzi; si sono avvicinati i
ragazzi del quartiere, che hanno accolto con curiosità ed entusiasmo
l’apertura di questo nuovo spazio. È con questo quartiere che vogliamo
continuare a lavorare, lavorando sulle vertenze che da anni
caratterizzano il nostro lavoro.
CORTEO CONTRO LO SGOMBERO DEL BOCCACCIO
concentramento ore 15 a Monza (luogo da definirsi)
Lo sgombero di mercoledì 1 non ferma il nostro percorso.
Per questo motivo rilanciamo da subito una mobilitazione per sabato 11,
per riportare nel cuore della città le istanze che ci hanno portato ad occupare l’ex cinema Apollo.
FOA BOCCACCIO 003 – Monza
per adesioni boccaccio@autistici.org