Sono giorni, ormai, che sui giornali locali e non si fa un gran parlare della chiusura delle ceramiche "iris" di Sassuolo, azienda che conta più di 700 dipendenti in vari stabilimenti. Tutti a parlare di crisi economica, della globalizzazione, della cina, dell’euro e chissà cos’altro. Certo, la struttura ormai fatiscente comincia a scricchiolare e, guarda caso, i primi a pagarne le conseguenze sono gli operai. Gli stessi operai che sulle piastrelle ci hanno buttato sudore e vita, per portare a casa un pezzo di pane; quelli che, con il loro lavoro, hanno fatto ingrassare il signor Romano Minozzi il quale, visto il rischio di perdere un po’ del suo capitale decide di sciogliere il gruppo e, come per magia, da un giorno all’altro, tutti a casa ragazzi! è stato bello ma purtroppo il mondo gira così! La cosa è talmente scandalosa che persino i sindacalisti CiGiEllini di turno, che solitamente vanno a braccetto col padrone, non possono esimersi da mettere in atto una protesta forte per trovare una soluzione, far riassumere anche solo una parte dei lavoratori. Via alle trattative, dunque, come se fosse cosa utile trattare in questi casi. Come se fosse una vittoria guadagnare 300 posti su 700. Questo accadrà, viste le proteste e lo scandalo suscitato da questi fatti, probabilmente l’Iris non chiuderà, o almeno non del tutto, rimarrà aperta con ridimensionamento di personale insomma. Bella vittoria!
Epilogo e morale della storia: Il signor Minozzi e company potranno continuare a schiavizzare un po’ di persone anche se, sicuramente, non ci guadagneranno tanto come in passato. Dovranno rinunciare a qualche tartina di caviale, ma se la caveranno. Nel frattempo ci sarà qualche operaio costretto a fare la fame.
La soluzione a tutto questo? Gli operai argentini ad esempio, trovatisi nella stessa situazione qualche anno fa, decisero di rimboccarsi le maniche, armarsi di fionda e occupare per autogestire le fabbriche lasciate vuote dai padroni che, vista la crisi, erano scappati altrove. Occupazioni o no, la macchina economica ormai è logora e mettere olio o carburante non servirà a farla ripartire. che non sia giunta l’ora di rottamarla e cominciare ad andare in bici?
-Tusbo-